Intervista all’Architetto Giorgio Caporaso

Giorgio Caporaso: “L’idea progettuale per far emergere l’anima e lo spirito del complesso Borghi 18 ”.

Intervista con l’architetto e designer Giorgio Caporaso, per conoscere il suo intervento e l’ispirazione progettuale necessaria a far emergere la vera essenza del progetto de I Giardini di Sacro Monte di Varese.

Qual è il suo contributo al complesso Borghi 18? 

Per il rilancio del complesso BORGHI 18, il mio studio di architettura e design è stato selezionato per la sua vocazione “green”, che lo contraddistingue da diversi anni, e per il suo approccio progettuale, aspetti che hanno trovato particolare interesse ed apprezzamento da parte della committenza.

Si tratta di un’operazione progettuale che mira alla riqualificazione di un complesso residenziale già di pregio, in cui la committenza intende investire sugli aspetti di rivalorizzazione, focalizzando l’attenzione sul benessere climatico, il risparmio energetico anche verso una sua migliore sostenibilità, e sul rapporto con l’ambiente e l‘elemento naturale, avvicinandosi ai modelli degli edifici residenziali sostenibili di cui iniziano ad esistere esempi importanti.

In quali aree del complesso è stato indirizzato il suo intervento? 

Dopo attente valutazioni concordate con la committenza, che ha fornito delle precise linee guida di intervento, il mio progetto sarà orientato principalmente al ripensamento degli spazi esterni per una riqualificazione funzionale ed estetica, che coinvolgerà le facciate principali e le aree comuni del complesso, intervenendo anche nella valorizzazione dell’area verde esistente all’interno del complesso. Mi occuperò inoltre della progettazione degli appartamenti “campione”, oltre che altri interventi di dettaglio negli atrii di ingresso di ogni corpo edilizio e dei corpi scala.

Per l’intervento sulle facciate ho ipotizzato degli inserimenti di elementi vegetali verticali nella composizione architettonica, con sistema di irrigazione automatizzato, che potranno valorizzare le caratteristiche ambientali del complesso, e in parte aiutare al raffrescamento estivo.

Nella progettazione del nuovo ingresso al complesso ho inserito una parete formata da elementi vegetali e naturali viventi, che si modificherà e si trasformerà con il ciclo delle stagioni, richiamando metaforicamente l’idea della “città-giardino”. Il mio intervento riguarderà inoltre anche il restyling e l’allestimento temporaneo delle vetrine dei negozi prospettanti sul fronte strada. In generale tutti gli spazi pubblici, compresi gli atri di accesso ai vari corpi edilizi e i relativi blocchi scale, saranno interessati da un progetto di riqualificazione delle finiture.

Sarà dato particolare risalto anche alla riqualificazione dell’area verde della bella corte interna. Si tratta di un’area pregiata, trattata a giardino, sopraelevata e protetta dal traffico cittadino, che verrà valorizzata, nella cura e riorganizzazione della piantumazione e nell’inserimento di eventuali elementi di attrazione che costituiranno nuovi poli visivi fruibili dai condomini direttamente, ma anche visivamente, dal momento che tutti gli appartamenti hanno un affaccio privilegiato sul giardino… ed è ben noto il benessere fisico e psicologico che deriva dal vivere a contatto, anche visivo oltre che fisico, con il verde.

Per quanto riguarda gli interni residenziali il mio intervento consisterà nella progettazione di alcuni appartamenti “campione” di vari tagli: il bilocale, il trilocale e l’attico. Il progetto interverrà globalmente, sui rivestimenti e sulle finiture, fino alla proposta di arredi, accessori e allestimenti… non nego che anche qui mi piacerebbe spingere la committenza fino ad integrare elementi naturali ed ecosostenibili nell’interior design, attenuando il confine tra interno ed esterno.

Successivamente, insieme alla committenza, si valuterà se intervenire anche su altri aspetti e sul blocco uffici, creando anche qui delle ipotesi di “ufficio campione”. E in questo settore mi piacerebbe introdurre qualche elemento di “benessere ambientale” anche riferito agli uffici e ai luoghi di lavoro.

Il mio studio di architettura e design sarà inoltre coinvolto nella preparazione degli eventi e presentazioni previsti per il nuovo lancio al pubblico del complesso e all’ open day.

Qual è stata l’ispirazione progettuale?

L’idea progettuale di fondo è stata quella di far emergere e far percepire anche all’esterno l’anima e lo spirito di questo complesso: un’anima “green”. Il complesso edilizio esistente infatti è stato progettato dagli allora progettisti con una visione attenta agli aspetti ambientali, completata da importanti elementi e impianti tecnologici e funzionali di risparmio energetico, che impreziosiscono tutto il complesso e lo rendono abbastanza raro nel panorama varesino.

L’intenzione progettuale per Borghi 18 è quella di avvicinarsi ad alcuni modelli di edifici residenziali sostenibili. L’idea è quella di valorizzare la caratteristica di benessere generale e di qualità di vita che si possono raggiungere in questo complesso, percepibili anche dall’interno degli appartamenti, dotandolo di alcuni accorgimenti e arricchendolo con un’impostazione moderna e contemporanea, elegante e funzionale in linea con le tendenze dell’architettura green, in cui l’architettura ospita la natura vegetale, non solo come ornamento o elemento estetico-decorativo, ma ne diviene parte integrante in una visione che prevede la “collaborazione” tra naturale e artificiale. La presenza delle piante, importante non solo nel giardino, ma anche sulle facciate e nell’ingresso del complesso, migliorerà la percezione green di Borghi 18 ed inoltre, anche se limitatamente alla loro presenza, contribuirà a migliorarne il raffrescamento passivo estivo, e a creare una barriera al rumore e alle polveri sottili.

Come implementerà la sua idea di architettura e design al complesso Borghi 18? 

Come anticipavo prima, l’intenzione è quella di far emergere “l’anima green” di questo complesso, esaltando proprio l’aspetto del verde, che ne è un elemento distintivo e caratterizzante.

L’intervento progettuale previsto per la facciata principale combinerà infatti elementi “green” e vegetali con l’elemento costruito, creando una parte di “involucro vegetale”, che sarà non solo piacevole e rilassante alla vista, ma anche funzionale. In maniera interessante l’elemento vegetale caratterizzerà anche il nuovo ingresso al complesso edilizio, e comunicherà la volontà, come dicevo di “portare fuori” e di mostrare anche all’esterno, l’importante presenza del cuore verde dell’edificio, il suo giardino interno, ma anche le sue tecnologie di risparmio energetico e di benessere in generale. Il giardino interno esistente, inoltre, è caratterizzato anche e da un elegante e piacevole specchio d’acqua che lo percorre nella sua lunghezza e da un’area giochi attrezzata per bambini. Nella mia intenzione è previsto di dotarlo anche di una nuova area protetta per i nostri amici animali (pets) che potranno avere così una speciale area di benessere a loro dedicata e sarà molto comoda per i residenti che ne potranno usufruire.

Questi concetti vorrei poi che si rispecchiassero anche in parte negli interni, almeno nei tre appartamenti “campione”, e cioè il bilocale, il trilocale e l’attico. Gli attici hanno poi la bella peculiarità di avere un giardino privato soprastante, esistente, nella copertura del tetto piano realizzata a verde pensile. Le ampie vetrate poi che guardano verso il giardino condominiale interno, dovrebbero aiutare percettivamente a consolidare questa sensazione di benessere fornita da tutte queste peculiarità del complesso.

Giorgio Caporaso

Architetto e Designer

www.caporasodesign.it

Scopri il progetto: https://www.eco-immobiliare.it/